Gaudi è una località di Candida, in piccolo paese del sud Italia di novecento anime i cui abitanti vivono per lo più di agricoltura.
Il fondo “i Gaudi” apparteneva alla mia famiglia perché un mio antenato Pellegrino De Lauri comandante della marineria Borbonica con i soldi messi da parte lo acquistò per coltivarlo a grano saraceno.
Nel 1860 i soldati del generale Garibaldi entrarono in Candida per uccidere il comandante De Lauri, che riuscì a sfuggire alla cattura e emigrò forzatamente in Francia dove visse fino al 1898.
La famiglia per sopravvivere dovette vendere il podere dei Gaudi, che fu acquistato nuovamente da mia nonna che vendendo i prodotti del fondo riuscì a fra studiare e maritare sette figlie.
Con pazienza nel 2003 ho impiantato il vigneto e nel tempo è stata costruita una bella casa.
Mi sono chiesto che tipo di prodotto volessi realizzare e la risposta è stata semplice: produrre uva biologica per produrre vini di qualità. Ho studiato, sentito consulenti perché era fondamentale capire come fare vini genuini che rappresentassero il territorio. Ecco perché al mio Fiano ho dato il nome della località “I Gaudi”.
Lavoro con i vigenti inerbiti, non cerco mai di spingere la produzione per ceppo e faccio le vendemmie esclusivamente in modo manuale.
La parte tecnologica della cantina è affidata ad un collaboratore e per la vinificazione mi servo di una cantina sorella ove seguo con i miei collaboratori personalmente tutte le fasi: dalla macinazione dell’una fino all’imbottigliamento.
Vendemmia dopo vendemmia mi rendo rendendo conto che imparando dagli errori, migliorando la gestione del vigneto si riesce a produrre un vino di qualità. L’irpina è una zona di tradizioni enologiche antiche ed io cerco di rappresentare al meglio con i miei prodotti.
Il mio Fiano, come pure l’aglianico il Taurasi e il Greco di Tufo quando viene imbottigliato rappresenta per me ed i miei collaboratori una vittoria ed un’emozione. Emozione per l’eleganza, la finezza, il portamento.
Con umiltà e senza arroganza porteremo avanti il nostro lavoro sfidando il clima, le gelate primaverili, la grandine e le crisi di mercato, con la convinzione che i clienti assaggiando i miei vini proveranno le mie stesse emozioni e il mio stesso amore per un vino che punta sempre all’eccellenza.
Beppe Sarno
L’etichetta è ricavata da un manifesto degli anni 30 che faceva pubblicità per una compagnia di navigazione. Mi colpì la rappresentazione delle onde che potevano sembrare anche filari di viti. Per questo motivo estrassi dal manifesto le onde e ne ricavai l’attuale logo dei “Gaudi”. In alto a sinistra vi è rappresentata una piccola vela a testimonianza della mia passione per il mare e per questo coniai la frase “il contadino è un marinaio in terra.